“Un uomo che inventa storie e modifica la realtà”

di Francesca Visentin

[Questo articolo è apparso nel Corriere veneto, dorso regionale del Corriere della sera, il 12 gennaio 2021. L’articolo in pdf. Qui sopra, un’opera di Nigel Van Wieck].

Realtà e sogno, verità e finzione, mentre la storia, le storie, si ripetono. C’è un viaggio onirico su più piani, nel nuovo libro dello scrittore padovano Giulio Mozzi Le ripetizioni (Marsilio, 360 pagine, 17 euro), in libreria da giovedì. È il primo romanzo di Mozzi, dopo una lunga serie di raccolte di racconti. «Un testamento», l’ha definito lui. «L’opera della vita». Denso di storie, incontri, cronaca, dubbi, sesso, il racconto parte con una scrittura barocca fitta di incisi e periodi lunghi, che poi diventa più asciutta, capitolo dopo capitolo, con l’incalzare della narrazione. Il protagonista è Mario, che all’inizio si trova a Firenze per lavoro, anche se è di Padova. «Lui come tutti sanno è di Padova; e da Padova, come ancora tutti sanno, pur avendone avute numerose occasioni, sia professionali che sentimentali, e talvolta pure il desiderio, non si era mai distaccato, e si era ritrovato ad avere, come succede a chi lavora andando in giro, o per lavoro va in giro, un paio d’ore libere».

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